giovedì 13 giugno 2013

Ulteriori teorie


Sulla vicenda si riscontrano anche ulteriori ipotesi, più o meno discordanti con i verdetti dei processi. Il caso del Mostro è un evento e un'indagine dalla durata pressoché quarantennale (dal 1968 ad oggi, con i primi quattro omicidi ancora ufficialmente insoluti); è inevitabile dunque una grande varietà di opinioni. Oltre alle più celebri ipotesi "non ufficiali" di Spezi o Filastò, si registrano altre teorie su chi ha commesso i cosiddetti delitti delle coppiette. Secondo il noto criminologo Francesco Bruno, il mostro sarebbe un uomo mai individuato. Un assassino seriale d'intelligenza superiore alla media, mosso da delirio religioso e suggestioni moralistiche, che ha agito sempre da solo sin dal 1968.Invece Francesco Ferri, giudice che assolse Pacciani nel processo d'appello ed autore del polemico Il caso Pacciani. Storia di una colonna infame?, si riallaccia all'idea originaria dell'ignoto serial killer lust murder, ipotizzato dal profilo dell'FBI e dalla perizia italiana di De Fazio; l'assassino sarebbe cioè una persona probabilmente affetta da impotenza o iposessuata.

Sul caso sono presenti anche idee alternative più di stampo settario-cospirazionista, che vedono i delitti come fatti di sangue legati a strategie occulte o organizzazioni internazionali: teorie che si basano su libri romanzati e non hanno alcuna base investigativa o tecnico-scientifica. Tornando a teorie che ipotizzano il mostro come legato alla "pista sarda", si segnala l'idea di un detective privato che riporta dubbi e retroscena su uno dei primi sospettati. Sempre sulla possibilità che l'assassino fosse nell'ambiente sardo coinvolto nelle indagini degli anni ottanta, il libro "il mostro di Firenze" di Cecioni e Monastra dedica notevole rilievo alla possibilità che il mostro potesse essere Salvatore Vinci, pur mantenendo un profilo bilanciato che valuta tutte le teorie sul colpevole o i colpevoli. Lo scontro fra "colpevolisti" (termine che intende coloro che credono nella colpevolezza, o comunque nel coinvolgimento, di Pacciani e i compagni di merende) ed "innocentisti" (termine che intende coloro che non condividono le sentenze e ritengono che il mostro non sia mai stato catturato) ha causato, agli inizi e alla metà degli anni 2000, un clima "pesante" di scontro aspro, caratterizzato anche da duri litigi e reciproche querele.

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