La pista del Videotel e i presunti segreti dell'Aiag
Poche settimane dopo il
proscioglimento definitivo di Pietrino Vanacore e Federico Valle, avvenuto il 30 gennaio 1995, arriva in Procura, a Roma, una lettera
anonima, che suggerisce di indagare sulla pista del Videotel: una chat line alla quale si poteva accedere
con il computer all'inizio degli anni '90, attraverso un servizio simile
all'odierno Internet. La pista,
battuta per alcuni anni dagli inquirenti, suggeriva l'ipotesi che Simonetta
aveva fatto uso del computer dell'ufficio di via Poma per entrare in contatto,
attraverso la rete, con altri utenti. Così, casualmente, poteva aver conosciuto
il suo assassino, al quale lei aveva dato un appuntamento per quel pomeriggio
del 7 agosto 1990.
C'è chi dice anche di aver riconosciuto Simonetta in una interlocutrice del Videotel che si firmava con il soprannome Veronica. Altra testimonianza afferma di un utente del Videotel che si firmava Dead (come la frase trovata scritta sul foglio accanto al computer di via Poma) e che, entrando in rete dopo il 7 agosto, affermò di aver ucciso la Cesaroni, rivelandolo a tutti gli utenti. Ma la pista si è scoperto essere infondata: il computer da lavoro di Simonetta era solo di videoscrittura (non c'era la possibilità di accedere a servizi Videotel) e Simonetta, a casa sua, non disponeva di un computer.
Prima della svolta
investigativa ultima, quella del giugno 2004, sono emersi anche alcuni fatti
misteriosi collegati alla sede Aiag di via Poma, presieduta all'epoca
dall'Avvocato Francesco Caracciolo Di Sarno. Sono girate notizie in base alle
quali l'ufficio di via Poma sarebbe stato un luogo di copertura per alcune
attività dei servizi segreti italiani. Dettagli collegati al
fatto che Roland Voller, il commerciante austriaco informatore della polizia,
che accusò falsamente del delitto Federico Valle, risultò essere un personaggio
con probabili collegamenti anche in ambienti di servizi segreti (fu trovato in
possesso anche di alcuni documenti riservati sul delitto dell'Olgiata, avvenuto vicino
Roma nel luglio del 1991). Questi misteri non hanno trovato tuttavia nessun
legame e nessun riscontro con i fatti del delitto Cesaroni.
Nessun commento:
Posta un commento