Polemiche e denunce
Continuava nel
frattempo la polemica della critica
marxista a Ragazzi di vita e Pasolini pubblicò sul numero di aprile della
nuova rivista Officina un articolo contro
Carlo Salinari e Antonello
Trombadori che scrivevano sul Contemporaneo. A luglio si tenne a
Milano il processo contro Ragazzi di vita che terminerà con una sentenza di assoluzione con "formula
piena", grazie anche alle testimonianze di Carlo Bo, che aveva dichiarato il libro essere ricco
di valori religiosi "perché spinge alla pietà verso i poveri e i diseredati" e
non contenente oscenità perché "i dialoghi sono dialoghi di ragazzi e l'autore
ha sentito la necessità di rappresentarli così come in realtà", e di Giuseppe
Ungaretti, che inviò una lettera firmata ai magistrati che si occupavano del
caso Ragazzi di vita dicendo loro che si trattava di un abbaglio
clamoroso perché il romanzo di Pasolini era semplicemente la cosa più bella che
si poteva leggere in quegli anni.Pasolini
era ateo: cfr. il volume
"L’avventurosa storia del cinema italiano", a cura di Franca Faldini e Goffredo
Fofi, Milano, Feltrinelli, 1981, nel quale figurano dichiarazioni esplicite di
Pier Paolo Pasolini riguardo il suo ateismo. Forse sarebbe più corretto parlare di agnosticismo.
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