sabato 15 giugno 2013

Il periodo della guerra


Il 1942 si concluse con la decisione della famiglia di sfollare in Friuli, a Casarsa, ritenuto un luogo più tranquillo e sicuro per attendere la fine della guerra. Nel 1943 a Casarsa il giovane Pier Paolo fu colto da quei turbamenti erotici che in passato aveva cercato di allontanare:

« Un continuo turbamento senza immagini e senza parole batte alle mie tempie e mi oscura. »

Continuava intanto a tenersi in contatto epistolare con gli amici, ai quali questa volta non volle nascondere nulla, raccontando quanto gli stava capitando:

« Ho voglia di essere al Tagliamento, a lanciare i miei gesti uno dopo l'altro nella lucente cavità del paesaggio. Il Tagliamento qui è larghissimo. Un torrente enorme, sassoso, candido come uno scheletro. Ci sono arrivato ieri in bicicletta, giovane indigeno, con un più giovane indigeno di nome Bruno… »

Alla vigilia dell'Armistizio, Pasolini fu chiamato alle armi. Costretto ad arruolarsi a Livorno nel 1943, all'indomani dell'8 settembre disobbedì all'ordine di consegnare le armi ai tedeschi e riuscì a fuggire travestito da contadino e a rifugiarsi a Casarsa. Lì c'erano alcuni giovani appassionati di poesia (Riccardo Castellani, Cesare Bortotto, Ovidio Colussi, Rico de Rocco e il cugino Nico Naldini) con i quali fondò l'Academiuta di lenga furlana che si proponeva di rivendicare l'uso letterario del friulano casarsese contro l'egemonia di quello udinese. Il nuovo gruppo si propose di pubblicare una rivista che fosse in grado di rivolgersi al pubblico del paese e nello stesso tempo promuovere la sua poetica. Il primo numero della rivista uscì nel maggio del 1944 con il titolo "Stroligùt di cà da l'aga" ("Lunario [pubblicato] di qua dell'acqua [il Tagliamento]"). Nel frattempo la tranquillità di Casarsa era compromessa dai bombardamenti e dai rastrellamenti di fascisti per l'arruolamento forzato nel nuovo esercito della Repubblica di Salò ed iniziavano a formarsi i primi gruppi partigiani. Pier Paolo cercò di astrarsi il più possibile dedicandosi agli studi e alla poesia, e intanto aprì in casa sua una piccola scuola privata per quegli studenti che a causa dei bombardamenti non potevano raggiungere le scuole di Pordenone o il ginnasio di Udine. Nell'ottobre del 1944 Pier Paolo e la madre – il fratello Guido si era intanto unito alle formazioni partigiane della Carnia – si trasferirono a Versuta, che sembrava essere un luogo più tranquillo e lontano dagli obiettivi militari. Nel villaggio mancava la scuola e i ragazzi dovevano percorrere più di un chilometro per raggiungere la loro sede scolastica. Susanna e Pier Paolo decisero così di aprire una scuola gratuita nella loro casa. In questo periodo Pier Paolo visse il suo primo amore per un allievo tra i più grandi («In quelle membra splendevano un'ingenuità, una grazia… o l'ombra di una razza scomparsa che durante l'adolescenza riaffiora») e, al contempo, si innamorò di lui una giovane violinista slovena, Pina Kalc, che aveva raggiunto con la sua famiglia il rifugio di Pasolini. La vicenda del ragazzo e l'amore di Pina per lui si intrecciarono complicando dolorosamente quei lunghi mesi che mancavano alla fine della guerra.

Il 7 febbraio del 1945, a Porzus, in Friuli Venezia Giulia, una milizia di partigiani comunisti massacrò la Brigata Osoppo, gruppo di partigiani moderati: si trattava del famoso Eccidio di Porzus. Tra i caduti c'era anche Guido, fratello diciannovenne di Pier Paolo. Questa notizia giunse a Casarsa diverse settimane dopo la fine della guerra gettando Pier Paolo e la madre in un terribile strazio. Proseguirono comunque le lezioni nella piccola scuola di Versuta, dove Pier Paolo era considerato un vero maestro. Il 18 febbraio dello stesso anno venne fondata l'"Academiuta di lenga furlana" che raccoglieva un piccolo gruppo di neòteroi e che, sulle basi delle esperienze precedenti di Pier Paolo, fondò i principi del felibrismo regionale:

« Friulanità assoluta, tradizione romanza, influenza delle letterature contemporanee, libertà, fantasia. »

Pier Paolo Pasolini e la scolaresca della scuola media di Valvasone

In agosto fu pubblicato il primo numero de Il Stroligut, con una numerazione nuova per distinguersi dal precedente Stroligut di cà da l'aga e, nello stesso periodo, iniziò la serie dei "diarii" in versi italiani pubblicati in un primo volumetto a spese dell'autore. Nello stesso anno aderì all'"Associazione per l'autonomia del Friuli" e dopo il ritorno del padre, prigioniero degli inglesi in Africa poi rimpatriato dal Kenya, Pasolini discusse la tesi di laurea su Antologia della poesia pascoliana: introduzione e commenti. Con la laurea il ruolo di Pasolini come insegnante-direttore della scuola, che era stato fortemente contrastato dal provveditorato dal momento che alla sua fondazione egli non era ancora laureato, divenne effettivo

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