Il periodo della guerra
Il 1942 si concluse
con la decisione della famiglia di sfollare in Friuli, a Casarsa,
ritenuto un luogo più tranquillo e sicuro per attendere la fine della guerra. Nel 1943 a Casarsa il giovane Pier Paolo fu colto da quei
turbamenti erotici che in passato aveva cercato di allontanare:
« Un continuo turbamento senza immagini e senza parole batte alle mie tempie e mi oscura. » |
Continuava intanto a tenersi in contatto epistolare con gli amici, ai quali questa volta non volle nascondere nulla, raccontando quanto gli stava capitando:
« Ho voglia di essere al Tagliamento, a lanciare i miei gesti uno dopo l'altro nella lucente cavità del paesaggio. Il Tagliamento qui è larghissimo. Un torrente enorme, sassoso, candido come uno scheletro. Ci sono arrivato ieri in bicicletta, giovane indigeno, con un più giovane indigeno di nome Bruno… » |
Alla vigilia dell'Armistizio, Pasolini fu chiamato alle
armi. Costretto ad arruolarsi a Livorno nel 1943,
all'indomani dell'8
settembre disobbedì all'ordine di consegnare le armi ai tedeschi e riuscì a fuggire travestito da contadino e
a rifugiarsi a Casarsa. Lì c'erano alcuni giovani
appassionati di poesia (Riccardo Castellani, Cesare Bortotto, Ovidio Colussi,
Rico de Rocco e il cugino Nico
Naldini) con i quali fondò l'Academiuta di lenga furlana che si
proponeva di rivendicare l'uso letterario del friulano casarsese contro
l'egemonia di quello udinese. Il nuovo gruppo si propose di pubblicare una
rivista che fosse in grado di rivolgersi al pubblico del paese e nello stesso
tempo promuovere la sua poetica. Il primo numero della rivista uscì nel maggio
del 1944 con il titolo "Stroligùt di cà da
l'aga" ("Lunario [pubblicato] di qua dell'acqua [il Tagliamento]"). Nel
frattempo la tranquillità di Casarsa era compromessa dai bombardamenti e dai rastrellamenti di fascisti
per l'arruolamento forzato nel nuovo esercito della Repubblica di Salò ed iniziavano a
formarsi i primi gruppi partigiani. Pier Paolo cercò di astrarsi il più
possibile dedicandosi agli studi e alla poesia, e intanto aprì in casa sua una
piccola scuola privata per quegli studenti che a causa dei bombardamenti non
potevano raggiungere le scuole di Pordenone o il ginnasio di Udine. Nell'ottobre del 1944 Pier Paolo e la madre – il fratello Guido si era
intanto unito alle formazioni partigiane della Carnia – si trasferirono a Versuta, che sembrava essere un luogo più tranquillo e
lontano dagli obiettivi militari. Nel villaggio mancava la scuola e i ragazzi
dovevano percorrere più di un chilometro per raggiungere la loro sede
scolastica. Susanna e Pier Paolo decisero così di aprire una scuola gratuita
nella loro casa. In questo periodo Pier Paolo visse il suo primo amore per un allievo tra i più grandi («In quelle membra
splendevano un'ingenuità, una grazia… o l'ombra di una razza scomparsa che
durante l'adolescenza riaffiora») e, al contempo, si innamorò di lui una giovane
violinista slovena, Pina Kalc, che aveva raggiunto con la sua
famiglia il rifugio di Pasolini. La vicenda del ragazzo e l'amore di Pina per
lui si intrecciarono complicando dolorosamente quei lunghi mesi che mancavano
alla fine della guerra.
Il 7 febbraio del 1945, a Porzus,
in Friuli Venezia Giulia, una milizia di
partigiani comunisti massacrò la
Brigata
Osoppo, gruppo di partigiani moderati: si trattava del famoso Eccidio di Porzus. Tra i caduti c'era anche
Guido, fratello
diciannovenne di Pier Paolo. Questa notizia giunse a Casarsa
diverse settimane dopo la fine della guerra gettando Pier Paolo e la madre in un
terribile strazio. Proseguirono comunque le lezioni nella piccola scuola di
Versuta, dove Pier Paolo era considerato un vero maestro. Il 18 febbraio dello stesso anno
venne fondata l'"Academiuta di lenga furlana" che
raccoglieva un piccolo gruppo di neòteroi e che,
sulle basi delle esperienze precedenti di Pier Paolo, fondò i principi del felibrismo regionale:
« Friulanità assoluta, tradizione romanza, influenza delle letterature contemporanee, libertà, fantasia. » |
In agosto fu
pubblicato il primo numero de Il Stroligut, con una numerazione nuova per
distinguersi dal precedente Stroligut di cà da l'aga e, nello stesso
periodo, iniziò la serie dei "diarii" in versi italiani pubblicati in un primo
volumetto a spese dell'autore. Nello stesso anno aderì all'"Associazione per
l'autonomia del Friuli" e dopo il ritorno del padre, prigioniero degli inglesi
in Africa poi rimpatriato dal Kenya,
Pasolini discusse la tesi di laurea su
Antologia della poesia pascoliana: introduzione e commenti. Con la laurea
il ruolo di Pasolini come insegnante-direttore della scuola, che era stato
fortemente contrastato dal provveditorato dal momento che alla sua fondazione
egli non era ancora laureato, divenne effettivo
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