Il fatto
Annarella Bracci abitava
in via Lorenzo Litta, presso il lotto 25, scala L, nella borgata di Primavalle, assieme a numerosi
fratelli e alla madre, separata dal marito. Scomparve la sera del 18 febbraio 1950; uscita per comperare del carbone, non fece più
ritorno a casa. La polizia non diede immediatamente importanza all'accaduto; i
giornali cominciarono a darne evidenza verso il 23-24. Pressate dall'opinione
pubblica e dalla protesta della borgata, le forze dell'ordine intensificarono le
ricerche sino a veri rastrellamenti. La sera del 3 marzo il corpo della bambina fu ritrovato al limitare
di via La Nebbia, allora sita in aperta campagna sul fronte di via della Pineta
Sacchetti. Prima del ritrovamento, il nonno della vittima dichiarò alla polizia
di aver sognato la nipote in un pozzo, ma i sospetti si appuntarono sulla madre,
Marta Fiocchi, sul suo amante e su un conoscente di famiglia, Lionello Egidi
Nessun commento:
Posta un commento