Le indagini
L'inchiesta sull'uccisione di Giorgiana Masi e sul
ferimento di Elena Ascione e del carabiniere Francesco Ruggeri (o Ruggero) fu
chiusa il 9 maggio 1981 dal giudice istruttore Claudio D'Angelo su
conforme richiesta del Pubblico Ministero con la dichiarazione di impossibilità
di procedere poiché rimasti ignoti i responsabili del reato.
In un estratto della
sentenza, il giudice scrive: « [...] È netta sensazione dello scrivente che
mistificatori, provocatori e sciacalli (estranei sia alle forze dell’ordine sia
alle consolidate tradizioni del Partito Radicale, che della
non-violenza ha sempre fatto il proprio nobile emblema), dopo aver provocato i
tutori dell’ordine ferendo il sottufficiale Francesco Ruggero, attesero il
momento in cui gli stessi decisero di sbaraccare le costituite barricate e
disperdere i dimostranti, per affondare i vili e insensati colpi mortali,
sparando indiscriminatamente contro i dimostranti e i tutori dell’ordine.»
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