Le prime testimonianze
Alla notizia del ritrovamento i giornali dedicarono ampi articoli: il padre della vittima, Rodolfo Montesi, venne a conoscenza del fatto tramite la stampa, il giorno successivo al ritrovamento.
Dalla ricostruzione
degli ultimi movimenti della ragazza emerse che questa non era rientrata a casa
per cena la sera del 9 aprile, contrariamente alle proprie abitudini. La madre,
insieme all'altra figlia, Wanda, aveva trascorso il pomeriggio al cinema
assistendo alla proiezione del film La carrozza d'oro ed affermò che Wilma
aveva declinato l'invito ad unirsi a loro, perché non le piacevano i film con Anna Magnani, aggiungendo che
forse sarebbe uscita per una passeggiata. Al rientro, le due donne constatarono
che Wilma era assente, ma - stranamente - aveva lasciato in casa alcuni gioielli
di modesto valore, dono del fidanzato, che abitualmente indossava quando
usciva.
La portiera dello stabile in cui vivevano i Montesi affermò di averla vista uscire intorno alle 17.30 e di non averla più vista in seguito.
Alcuni testimoni
affermarono di aver visto la Montesi sul treno che da Roma portava ad Ostia: tra questa e Torvaianica vi sono una
ventina di chilometri, un po' troppi per essere percorsi a piedi. Il titolare di un chiosco di
cartoline situato nei pressi della spiaggia di Ostia sostenne di aver conversato con una giovane
apparentemente somigliante alla Montesi, che aveva acquistato una cartolina
illustrata ed accennato all'intenzione di spedirla al fidanzato a Potenza.
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