venerdì 14 giugno 2013

Il processo di secondo grado (24 novembre 2011 - 27 aprile 2012) 


Calendario delle udienze del processo di secondo grado - (Pubblico ministero: sostituto Procuratore generale della Repubblica Alberto Cozzella; Presidente della I sezione della Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Roma: giudice Mario Lucio D'Andria; Giudice a latere: Giancarlo De Cataldo; 6 giudici popolari):

  • 24 novembre 2011: apertura del processo. Il Comune di Roma, costituitosi parte civile, è rappresentato in udienza dall'avvocato Enrico Maggiore (in sostituzione temporanea dell'avvocato Andrea Magnanelli). Il collegio difensivo dell'imputato Raniero Busco (avvocati Paolo Lorìa e Franco Coppi) chiede alla Corte d'Appello di disporre il rifacimento di quattro perizie, inerenti: l'accertamento dell'orario della morte di Simonetta Cesaroni; la definizione della lesione riscontrata sul capezzolo del seno sinistro della vittima; l'interpretazione di alcune tracce di sangue di gruppo ematico A, oggetto di precedenti analisi (4 aprile 1991/28 aprile 1992: medici legali Angelo Fiori-Vincenzo Lorenzo Pascali-Laura Cortese, biologo Giovanni Destro Bisol; 1 giugno 1992: medico legale Bruno Dallapiccola, biologo della Polizia criminale Aldo Spinella; 2 ottobre 1999: generale dei carabinieri Luciano Garofano, R.i.s. [Reparto investigazioni scientifiche], tenente colonnello dei carabinieri Giampietro Lago, R.i.s. [Reparto investigazioni scientifiche]); la valutazione dello stato di conservazione dei reperti (dunque la sicura interpretazione e attribuzione delle tracce rilevate sui medesimi); chiede inoltre di acquisire agli atti del dibattimento una lettera inviata dal professor Angelo Fiori (medico legale) al collegio difensivo di Busco a fine novembre 2011 e chiede di ascoltare in aula il professor Fiori e tale Paolo Gugliotta (una persona informata sui fatti, interrogata durante l'istruttoria del 1990). Chiede anche di riascoltare Donatella Villani (un'amica di Simonetta Cesaroni). I legali di parte civile di Paola Cesaroni (la sorella di Simonetta Cesaroni), gli avvocati Massimo Lauro e Federica Mondani, chiedono alla Corte d'Appello di consentire una perizia psicologico-giuridica volta ad accertare la personalità della vittima, la qualità del rapporto privato tra Simonetta Cesaroni e Raniero Busco, il profilo psicologico-analitico della personalità di Busco. La perizia è a firma della dottoressa Laura Volpini: docente di Psicologia sociale e giuridica presso l'Università "La Sapienza" di Roma; Psicoterapeuta; Psicologa giuridica e forense. La Corte d'Appello, dopo essersi riunita in camera di consiglio, accoglie la richiesta della difesa sulle quattro perizie e acquisisce agli atti del dibattimento la lettera del professor Angelo Fiori mentre respinge la richiesta inerente alle deposizioni dei testi Gugliotta e Villani. La Corte d'Appello si riserva di decidere, invece, sulla richiesta di deposizione processuale del professor Angelo Fiori. La Corte d'Appello, inoltre, respinge la richiesta presentata dalla parte civile. La Corte d'Appello fissa al 5 dicembre la data di nomina dei periti del Tribunale di Roma che dovranno occuparsi delle nuove perizie richieste dalla difesa dell'imputato.
  • 5 dicembre 2011: l'avvocato di parte civile di Anna Di Giambattista (la madre di Simonetta Cesaroni), Lucio Molinaro, lascia il suo incarico all'interno del dibattimento d'Appello. Al suo posto subentra (come legale di parte civile di Anna Di Giambattista) l'avvocato Massimo Lauro; l'avvocato Federica Mondani continua invece a tutelare legalmente Paola Cesaroni, la sorella di Simonetta Cesaroni. La Corte d'Appello nomina i periti del tribunale di Roma che dovranno occuparsi delle 4 perizie richieste dalla difesa dell'imputato e che sono volte a stabilire nuovamente: l'accertamento dell'orario della morte di Simonetta Cesaroni; la definizione della lesione riscontrata sul capezzolo del seno sinistro della vittima; l'interpretazione di alcune tracce di sangue di gruppo ematico A, oggetto di precedenti analisi, tra il 1991 ed il 1999; la valutazione dello stato di conservazione dei reperti (dunque la sicura interpretazione e attribuzione delle tracce rilevate sui medesimi). I periti sono: il dottor Corrado Cipolla D'Abruzzo (Medico legale - Università degli studi di Chieti), il dottor Carlo Previderè (Ricercatore universitario di genetica forense - Università degli studi di Pavia), il professor Paolo Fattorini (Medico legale - Università degli studi di Trieste). Le perizie inizieranno il 20 dicembre 2011 e avranno luogo presso il dipartimento di Medicina legale dell'Università degli studi di Pavia; i consulenti avranno 90 giorni di tempo per depositare le loro relazioni. Nominati anche alcuni periti di fiducia dell'accusa, della difesa e della parte civile per i Cesaroni e per il Comune di Roma, richiesti dalle quattro parti per seguire i lavori sulla maxiperizia. Per il Pubblico ministero (il sostituto Procuratore generale Alberto Cozzella): il professor Giovanni Arcudi (Medico legale - Università degli studi di Roma Tor Vergata), il professor Ozrem Carella Prada (Medico legale - Università degli studi di Roma La Sapienza), il dottor Domenico Candida (odontoiatra), il maggiore dei carabinieri Marco Pizzamiglio (R.i.s., Reparto investigazioni scientifiche - sezione di biologia). Per la difesa (avvocati Paolo Lorìa e Franco Coppi): il professor Giancarlo Umani Ronchi (Medico legale - Università degli studi di Roma La Sapienza), il professor Giuseppe Novelli (Responsabile dei laboratori di genetica medica - Università degli studi di Roma Tor Vergata), il dottor Emiliano Novelli (genetista forense), il dottor Emilio Nuzzolese (odontologo forense). Per la parte civile dei Cesaroni (avvocati Massimo Lauro e Federica Mondani): il generale dei carabinieri Luciano Garofano (biologo), la dottoressa Chantal Milani (odontologo forense), l’ingegner Fabio Boscolo (ingegnere forense); per la parte civile del Comune di Roma (avvocato Enrico Maggiore): il dottor Andrea Turchi (medico legale). La prossima udienza è fissata per il 27 marzo 2012.
  • 27 marzo 2012: deposizioni del dottor Corrado Cipolla D'Abruzzo (Medico legale - Università degli studi di Chieti), del dottor Carlo Previderè (Ricercatore universitario di genetica forense - Università degli studi di Pavia), del professor Paolo Fattorini (Medico legale - Università degli studi di Trieste), periti della Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Roma. Interventi del dottor Domenico Candida (odontoiatra) e del maggiore dei carabinieri Marco Pizzamiglio (R.i.s., Reparto investigazioni scientifiche - sezione di biologia), periti del Pubblico ministero Alberto Cozzella. Intervento del generale dei carabinieri Luciano Garofano, consulente biologo della parte civile dei Cesaroni (avvocati Massimo Lauro e Federica Mondani).
  • 23 aprile 2012: discussioni finali del Pubblico ministero Alberto Cozzella [esposta la richiesta di condanna dell'imputato; esposta la richiesta della pena da applicare; chiesto, in subordine, un nuovo rinnovo del dibattimento con una nuova perizia per il Tribunale d'Appello ], dell'avvocato Federica Mondani (legale di parte civile di Paola Cesaroni, la sorella di Simonetta Cesaroni), dell'avvocato Andrea Magnanelli (legale di parte civile del Comune di Roma).
  • 26 aprile 2012: discussioni finali dell'avvocato Massimo Lauro (legale di parte civile di Anna Di Giambattista, la madre di Simonetta Cesaroni) e degli avvocati Franco Coppi e Paolo Lorìa (legali dell'imputato).
  • 27 aprile 2012: controrepliche del Pubblico ministero Alberto Cozzella, dell'avvocato Massimo Lauro (legale di parte civile di Anna Di Giambattista, la madre di Simonetta Cesaroni), dell'avvocato Federica Mondani (legale di parte civile di Paola Cesaroni, la sorella di Simonetta Cesaroni), dell'avvocato Andrea Magnanelli (legale di parte civile del Comune di Roma), degli avvocati Franco Coppi e Paolo Lorìa (legali dell'imputato). Ingresso della prima Corte d'Assise d'Appello di Roma in Camera di consiglio.

Sentenza di secondo grado: Raniero Busco viene assolto con formula piena dall' accusa di aver ucciso Simonetta Cesaroni, per non aver commesso il fatto.

Nessun commento:

Posta un commento