La morte
Uscito per una
passeggiata con il suo cane, il 16
aprile 1952, alle 21:15 fu trovato senza
vita di fronte alla sua Fiat
1100 E, ucciso da un colpo di pistola inizialmente
presunto alla nuca, poi accertato esploso sotto l'ascella destra.
Le piste politiche
furono inizialmente abbandonate dato che secondo La Stampa e La Gazzetta del
Popolo Codecà non aveva assunto particolari atteggiamenti politici.
La Fiat e l'Unione
Industriali di Torino offrirono anche una taglia di 28 milioni di lire; un
sospetto indiziato, Giuseppe Faletto, ex partigiano comunista e operaio Fiat originario
del Canavese, fu processato, ma fu
assolto il 7 marzo 1958 per insufficienza di prove. Gli
autori del delitto risultano tuttora ignoti
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