Gli anni settanta
Durante l'estate del 1970 scrisse la sceneggiatura di dieci novelle tratte, tra quelle
tragico-comiche, dal Decamerone che ambienterà nel mondo napoletano.
Il trittico della vita
Vuole essere Il Decameron il primo del trittico che
Pasolini "dedica alla vita". Seguiranno infatti I racconti di Canterbury e
Il fiore delle Mille e una
notte.
Nel settembre dello
stesso anno iniziò a girare a Casertavecchia le prime riprese per proseguire,
con Ser Ciappelletto, a Napoli e a Bressanone. Era la prima volta che
appariva in un film il corpo
nudo di un uomo.
« Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere. » |
Nel frattempo si propose di pubblicare tutte le sue poesie, dal primo libretto in lingua friulana del 1942 al volume che non ancora era stato pubblicato Trasumanar e organizzar, e intitolarlo Bestemmia.
All'inizio del 1971 realizzò un documentario, dal titolo 12 dicembre, con
la collaborazione di alcuni impegnati di "Lotta continua" sul tema della
strage alla Banca dell'Agricoltura di
Milano e a marzo presta il suo nome come direttore responsabile dello stesso
quotidiano. Ad aprile venne denunciato per "istigazione a delinquere e apologia
del reato", ma non dimostrò di essere preoccupato e scrisse:
« Se mi mettono in carcere, non me ne importa affatto. È una cosa di cui non mi curo: per me non fa nessuna differenza, nemmeno dal punto di vista economico. Se finirò in prigione, avrò modo di leggere tutti i libri che altrimenti non sarei mai riuscito a leggere. » |
Scrisse nel frattempo
una recensione a "Satura" di Montale e in aprile uscì la sua ultima raccolta di
poesie Trasumanar e organizzar accolta da lettori e critici
distratti.
Si accinse a scrivere la sceneggiatura dei Racconti di Canterbury tratti da Chaucer e il 28 giugno al Festival di Berlino, "Il Decameron" ottenne il secondo premio.
Si accinse a scrivere la sceneggiatura dei Racconti di Canterbury tratti da Chaucer e il 28 giugno al Festival di Berlino, "Il Decameron" ottenne il secondo premio.
Sempre nel giugno 1971 fu tra i firmatari della lettera aperta
pubblicata sul settimanale L'Espresso sul caso Pinelli.
Nel 1972, accolto dalla solita indifferenza da parte della
critica, pubblicò la raccolta di saggi Empirismo eretico e continuò a lavorare
al romanzo Petrolio, del
quale, in tre anni, aveva compilato più di cinquecento pagine dattiloscritte
e che pensò dovesse impegnarlo: "forse per il resto della mia vita".
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Intanto, dopo le nove
settimane impegnate alle riprese in Inghilterra di "Canterbury", iniziò durante
l'estate, senza attendere che il film uscisse nelle sale, a lavorare alla terza
parte della trilogia tratta dalle novelle delle Mille e una notte e fece
diversi sopralluoghi in Egitto nello Yemen, in Persia, in India e
in Eritrea.
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