Autore di canzoni
A partire dagli anni
sessanta Pier Paolo Pasolini fu anche autore di canzoni, cercando un
collegamento tra la poesia e la canzone d'autore. Le prime canzoni furono
scritte su musiche di Piero Umiliani, Franco Nebbia e Piero Piccioni, e vennero incise da Laura Betti nel 1961, si tratta di Macrì Teresa detta Pazzia, Il
valzer della toppa, Cocco di mamma e Cristo al Mandrione.
Il valzer della toppa venne in seguito reincisa da Gabriella Ferri, che la
inserì nel 1973 nel suo album Sempre, mentre Cristo al
Mandrione fu reinterpretata da Grazia
De Marchi e, nel 1997, dalla Ferri nel
suo album Ritorno
al futuro.
Nel 1963 collaborò con Sergio Endrigo, per cui preparò un testo
utilizzando alcuni versi tratti dalla raccolta La meglio gioventù; la canzone che
nasce è Il soldato di Napoleone, contenuta nel primo 33 giri del cantautore istriano.
Nel 1967 collaborò con Domenico Modugno, scrivendo il testo di Che
cosa sono le nuvole:
« Recitai nell'episodio Cosa sono le nuvole, e dal titolo del film nacque anche una canzone, che scrivemmo insieme. È una canzone strana: mi ricordo che Pasolini realizzò il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'Otello di Shakespeare e poi unificando il tutto. » |
La canzone è poi stata
reinterpretata nel 1997 dagli Avion
Travel nell'album Vivo di
canzoni, nel 2006 da Stefano Bollani
nell'album I visionari e nel 2007 da
Paolo Benvegnù.
Modugno aveva già lavorato con Pasolini l'anno precedente, cantando i titoli di
testa e coda del film Uccellacci e uccellini, che il
regista aveva scritto in forma letteraria su musica di Ennio Morricone.
Nel 1968 collaborò con il gruppo di rock psichedelico
Chetro & Co.,
per cui scrisse il testo della canzone Danze della sera (suite in modo
psichedelico), adattandolo da una sua poesia intitolata Notturno.
Inoltre nel 1992 Alice ha inciso nell'album Mezzogiorno sulle Alpi la canzone
La recessione, un testo di Pasolini messo in musica da Mino Di Martino (ex
chitarrista dei Giganti).
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