sabato 15 giugno 2013

L'aspetto mediatico


Il caso Montesi fu uno dei primi, se non il primo, caso di cronaca nera a raggiungere fama nazionale nella giovane Repubblica Italiana.

La stampa si gettò sul caso attirata dalle complesse relazioni tra delitti, politica e VIP. I principali quotidiani, Corriere della Sera, e Paese Sera, si sollevarono rispettivamente a punti di riferimento per innocentisti e colpevolisti. Il primo vedeva nella vicenda un tentativo di screditare la DC, anche se manteneva una posizione moderata e possibilista. Paese Sera nel giro di un anno passò da sostenitore della tesi ufficiale ad acceso paladino della tesi del "festino".

Un indice della rilevanza di questo caso è data da un articolo a firma Carlo Laurenzi del 4 febbraio, pubblicato sul Corriere della Sera: Laurenzi nota che sulla vicenda, in poco meno di un anno, erano state scritte e proposte a case di produzione almeno 52 sceneggiature per il cinema.

Paese Sera ebbe un aumento di tiratura minimo fisso del 50%, arrivando al 200 per cento con la complicità dello scoop Scelba-Montagna.

A gara per annunciare le notizie più sensazionali, anche se poi si rivelarono prive di significato concreto, la stampa nazionale scrisse di tutto, qualunque informazione che avesse una qualche relazione con i protagonisti del caso, veniva annunciata con fragore. Così, oltre alla scarsamente significativa fotografia del presidente del Consiglio Scelba, ritratto insieme a Montagna alle nozze del figlio di un deputato democristiano, si parlò del figlio del deputato DC Giuseppe Spataro, del medico personale di papa Pio XII, Riccardo Galeazzi Lisi, e si annunciò persino, avanzando il sospetto di oscure connivenze, che il parrucchiere di Annamaria Moneta Caglio abitava nello stesso palazzo in cui abitava il fratello di Piero Piccioni!

I pesanti coinvolgimenti, anche giudiziari, della stampa posero all'attenzione degli operatori dell'informazione la necessità di una sorta di autogoverno. Da qui prese il via l'idea di un Ordine dei Giornalisti che sarebbe stato istituito ufficialmente 10 anni dopo con la Legge n. 69 del 1963.

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