Polemiche
L’allora ministro
dell'interno Francesco Cossiga fu coinvolto in aspre
polemiche per l'inadeguata gestione dell'ordine pubblico (vi sono fotografie che
mostrano agenti in borghese mimetizzati tra i manifestanti che parrebbero,
secondo alcune interpretazioni, sparare ad altezza d'uomo). Lo stesso Cossiga si
dichiarò pronto a dimettersi al manifestarsi di una condizione: avere "le prove
che la polizia aveva sparato". Nel 2003
dichiarò, però: "Non li ho mai detti alle autorità giudiziarie e non li dirò mai
i dubbi che un magistrato e funzionari di polizia mi
insinuarono sulla morte di Giorgiana Masi: se avessi preso per buono ciò che mi
avevano detto sarebbe stata una cosa tragica".
In un'intervista al Corriere della Sera del 25 gennaio 2007 l'ex ministro dell'Interno dichiarò di essere una
delle cinque persone che sono a conoscenza del nome dell'assassino.
La storia della morte
di Giorgiana Masi è stata presa a simbolo di molte lotte giovanili contro
presunte ingiustizie della polizia e
della politica ed è ancora oggi
oggetto di forte polemica.
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