sabato 15 giugno 2013

Ruggero Pascoli


 
Ruggero Pascoli, con i figli Giacomo, Luigi e Giovanni
Ruggero Pascoli (Ravenna, 24 marzo 1815 – Savignano sul Rubicone, 10 agosto 1867) è stato il padre del poeta Giovanni Pascoli, amministratore della tenuta della "La Torre" dei principi Torlonia, assassinato, ufficialmente da ignoti, nel 1867. L'omicidio fu opera probabilmente di criminali ed estremisti politici, assoldati da un rivale di lavoro, malavitoso del luogo. La tragica vicenda di Ruggero e della sua famiglia influì pesantemente sulla psicologia del futuro poeta.
Ruggero Pascoli era figlio di Giacomo Pascoli e di sua moglie Margherita, di Ravenna; rimasto orfano a nove anni, fu cresciuto dagli zii Luigi e Giovanni. Quest'ultimo, vedovo che aveva perso anche il figlio Ferdinando, in pratica lo adottò. Lo zio Giovanni era amministratore della Torre. Ruggero sposò nel 1849 Caterina Vincenzi Alloccatelli, appartenente ad una famiglia della piccola nobiltà rurale di San Mauro di Romagna, oggi San Mauro Pascoli.
I coniugi fissarono la loro dimora nella casa di lei, in paese. Nell'arco di undici anni di unione nacquero ben dieci figli, a cui diede i nomi dei nonni e degli zii: Margherita, Giacomo, Luigi, Giovanni, Raffaele, Alessandro Giuseppe, Carolina, Ida, Ida detta Idina (da adulta solo Ida) e Maria detta Mariù. Due, Carolina e Ida, morirono ancora piccole.
Nonostante i numerosi impegni familiari e di lavoro (fu Comandante civico, fino a quando succedette allo zio come amministratore dei Torlonia), Ruggero garantì il proprio impegno come assessore comunale nel 1861, come consigliere nel 1862, di nuovo come assessore l'anno successivo e nuovamente come consigliere l'anno dopo, fino al giorno della sua scomparsa, avvenuta il 10 agosto 1867. Esponente dei gruppi repubblicani, passò poi ai liberali, probabilmente come condizione per avere il lavoro di amministratore.

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