Delitto di via Carlo Poma
Nel corso degli anni
furono svolte svariate indagini e ipotizzate varie piste investigative, e ha visto tre persone accusate del delitto
tra il 1990 ed il 2011: dapprima Pietrino Vanacore (Monacizzo, 1932 - Torre Ovo, 2010), portiere dal 1986 al 1995 del
palazzo teatro dell'omicidio, poi Federico Valle (Roma, 1972), nipote
dell'architetto Cesare
Valle che viveva nel palazzo, ed infine Raniero Busco (Roma, 1966), all'epoca dei fatti fidanzato di Simonetta
Cesaroni, che all'epoca del processo, vent'anni dopo il
delitto, sarà sposato con Roberta Milletarì e padre di due bambini.
Il delitto di via Poma
appare all'opinione pubblica come un caso di cronaca nera che per troppi anni è
stato segnato da errori gravi che ne hanno compromesso le indagini, impedendo di scoprire l'autore dell'omicidio.
Si sarebbero dovuti approfondire alcuni immediati elementi oggettivi, non era
chiaro infatti si trattasse di un delitto passionale, attuato da qualcuno che
Simonetta conosceva bene, oppure di un delitto casuale, attuato per ragioni
istintive da qualcuno che la vittima non conosceva. Non si è mai avuta alcuna
certezza che l'assassino fosse conosciuto dalla vittima, cosicché questa resta
solo una delle tante supposizioni. Uno dei tanti misteri che hanno sempre
circondato il caso fu il fatto che nessuno abbia visto l'assassino entrare nella
scala B e poi uscirne, dal momento che per farlo doveva per
forza passare dall'ingresso principale del palazzo.
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