sabato 15 giugno 2013

La tempesta politica


In secondo luogo, sin dall'inizio, emerse il coinvolgimento di personaggi di primo piano sulla scena politica. Dapprima citati come anonimi (fattore che suscitò ancora di più l'attenzione dei giornali e l'interesse del pubblico), quando i nomi vennero resi pubblici la loro rilevanza rese la vicenda di grande centralità anche per i lettori interessati di politica.

La vicenda assunse i tratti di una guerra tra tutti i partiti di maggioranza, ma anche tra fazioni all'interno della stessa Democrazia Cristiana, che da sola riscuoteva i consensi di poco meno del 50% dell'elettorato. Di fatto, il coinvolgimento dei vertici DC in una questione simile era un grave danno all'immagine del partito. In particolare Attilio Piccioni vide definitivamente compromessa, a causa del clamoroso coinvolgimento del figlio, la sua promettente carriera politica: una circostanza da cui trasse beneficio principalmente Amintore Fanfani, che si affermò così come il successore di De Gasperi alla guida del partito di maggioranza relativa. Analogamente, talune vicende correlate al caso (lo scandalo Sotgiu) furono una vera tempesta per il Partito Comunista Italiano, la seconda forza politica dell'epoca. Il caso andò dunque a colpire trasversalmente la quasi totalità dell'arco parlamentare.

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