L'inchiesta degli anarchici
Gianni Aricò e la
fidanzata Annalise Borth, Angelo Casile, Franco Scordo, Luigi Lo Celso svolsero
opera di documentazione su due eventi accaduti nell'estate del 1970: le giornate
di Reggio in merito alle quali sostenevano l'infiltrazione di neofascisti di
Ordine
Nuovo e di Avanguardia Nazionale con l'obiettivo di
strumentalizzare la piazza a fini eversivi, e il deragliamento
del "treno del sole" avvenuto il 22 luglio 1970 a Gioia Tauro, sostenendo che fosse stato causato da
una carica esplosiva messa da neofascisti in collaborazione con la 'ndrangheta.
Il gruppo comincia a
prendere una sua fisionomia, anche rispetto al dibattito nazionale del movimento
anarchico. Aderiscono come gruppo "Bruno Misefari" alla
FAGI, il movimento giovanile della F.A.I..
Quando giudicarono di
aver raccolto abbastanza materiale decisero di recarsi nella capitale per consegnarli alla redazione di Umanità Nova e
incontrare l'avvocato Di Giovanni, che aveva collaborato alla contro-inchiesta
sulla Strage di Piazza Fontana In particolare, Gianni Aricò
aveva riferito alla madre di aver scoperto cose che «faranno tremare l'Italia»,
riferendosi alla loro inchiesta di "controinformazione" sull'attentato di Gioia
Tauro
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